martedì 12 dicembre 2023

ITINERARI E SAPORI: ALCUNI PERCORSI ROMANICI NELLA LANGA DEL BAROLO

 




Si sono già spese moltissime parole sulla Langa (in particolare nella zona del Barolo Docg), sulla bellezza dei suoi paesaggi e sulla bontà dei suoi vini e dei suoi piatti. Molti enonauti hanno anche visitato Barolo, si sono soffermati sul Belvedere di La Morra, sono saliti fino a Monforte d’Alba.

Ma per viverla da un punto di vista diverso e artistico, in cui si andranno a scoprire realtà uniche, nelle quali potersi immergere in un contesto medievale davvero ben conservato, occorre
spostarsi di qualche chilometro verso lìAlta Langa.
Parliamo di quell’angolo di mondo al confine tra Piemonte e Liguria, più selvatico e più
autentico.
C’è infatti una strada che la gente di Langa ha sempre seguito per andare al mare
(evitando così il traffico dell’autostrada Torino-Savona che passa per queste
impervie vallate), cominciando da Cortemilia: qui si trova la Pieve di Santa
Maria, uno dei più significativi edifici dell’Alta Langa, il cui stile architettonico romanico colpisce per la compiuta bellezza.

Si prosegue per Bergolo: un paese delizioso a 650 m slm, il cui cimitero, posto sulla sommità di un’altura, comprende la Cappella di San Sebastiano, dalle forme architettoniche romaniche sobrie ed essenziali, dove risalta la qualità della pietra locale.

E’ uno degli edifici più significativi di tutte le Langhe. Con una popolazione di circa 80 abitanti,
Bergolo è il più piccolo comune delle Langhe e uno dei meno popolosi d’Italia.

E’ conosciuto come il “paese di pietra”, in virtù dell’uso della pietra arenaria a vista nella quasi totalità delle abitazioni.
A Prunetto, sullo sperone della collina, in dialetto locale “sul bric”, sorgono due gioielli architettonici: il Santuario della Madonna del Carmine, che conserva al suo interno un ciclo di affreschi del XIV – XV secolo e l’imponente castello, fatto innalzare dalla Famiglia Nobile dei Del Carretto.
E poi altri piccoli e suggestivi borghi come Gorzegno, Monesilio, Gottasecca…il romanico è parte del Dna della cultura e della tradizione di Langa, come le preziose bottiglie di
Barolo.

Bottiglie che si possono assaggiare assieme a dei prelibati piatti locali  al termine del giro in questi stupendi luoghi a La Morra, presso la Cantina Agricola Marrone, realtà consolidata della zona che vinifica le proprie uve (specialmente il Nebbiolo) con passione, competenza ed innovazione.

In alto i calici!

venerdì 1 dicembre 2023

Eurosostenibilità – Laura Panizutti a Milano, alla Hosteria Sauris & Borc de Bria


"UN PEZZETTO DI FRIULI A MILANO. Un' Hosteria dai vecchi tempi, accogliente e con un'atmosfera familiare. Un locale rustico con mattoni a vista, mobili di arte povera e tanti oggetti che nascondono ognuno la sua storia. La nostra cucina?...Semplice e casalinga...Che si sente dall'entrata! Creiamo i nostri piatti ispirandosi alle ricette della tradizione, ma non ci limitiamo a quelle....usiamo i prodotti tradizionali per realizzare nuove pietanze ed esperienze. Il nostro menù e compatto e cambia continuamente seguendo la stagionalità dei prodotti e la nostra fantasia..."


Così Cristina e Mirco presentano l'Hosteria Sauris & Borc da Bria, in quel di Milano.

Ed è proprio in questo contesto che Borghi d'Europa ha deciso di incontrare i giornalisti della stampa nazionale, per raccontare il programma e le iniziative del progetto L'Europa delle scienze e della cultura 2024.


Ma, saggiamente, i giornalisti di Borghi d'Europa, hanno lasciato ai protagonisti dei progetti voce e parola.

 


Laura Panizutti, consulente finanziaria e immobiliare di Conegliano, ha così raccontato il proprio impegno per realizzare le campagne di informazione di Eurosostenibilità, che la vedono partecipare ai progetti sia nell'area della finanza etica e sostenibile che in quella della filiera agroalimentare.


Sono trascorsi ormai due anni da quando Borghi d’Europa, grazie al Patrocinio di ESOF2020,Trieste Capitale europea della scienza, organizzò al Porto Vecchio di Trieste un incontro di informazione sui temi della sostenibilità. Da quel primo approccio è nato il progetto Eurosostenibilità, coordinato da Gianluigi Pagano, giornalista e scrittore di Bologna, direttore della rivista ND (Natura Docet) di Milano. Si è così snodato un itinerario di conoscenza, volto a scoprire la sostenibilità nelle diverse filiere produttive.


“La partnership a Milano-osserva Laura Panizutti-, mi è sembrata particolarmente azzeccata : Milano, capitale dell'economia e della finanza e Vetrina del Gusto, del buon e bello vivere, ha fornito una occasione unica per confrontarsi con la stampa nazionale.”




E poi, l'incontro a convivio.

“Ambiente rilassato e piacevole ricavato in una classica casa "vecchia Milano", la cucina, come dice il nome, è orientata ai piatti della tradizione friulana con un'attenzione particolare alla zona di Sauris. I piatti, anche i più sostanziosi, non sono mai pesanti o sbilanciati. Ottimi, ovviamente, i salumi ed i formaggi. Interessante la lista dei vini e, per una volta, anche quella delle birre con proposte originali del territorio di riferimento. Personale giovane e simpatico, è facile sentirsi a proprio agio.”


sabato 28 ottobre 2023

Aquositas - La presentazione del Percorso Aquositas alla Osteria Manareta a Candelù – Il racconto di Laura Panizutti

 


L’Associazione Internazionale Azione Borghi Europei del Gusto è nata nel

2007 dalla collaborazione fra La Rotta dei Fenici, Itinerario Culturale del

Consiglio d'Europa, e la Rete di Informazione L'Italia del Gusto, con lo scopo

di valorizzare e promuovere la conoscenza, lo sviluppo e la diffusione delle

culture locali in tutte le loro espressioni.

Il progetto intendeva unire e collegare borghi e territori europei poco

conosciuti e valorizzati, per creare una rete di scambi culturali e istituzionali

di ampio respiro.

In particolare, mirava alla salvaguardia di quelle terre di cui normalmente

non si parla nelle pagine dei giornali, dei territori e dei borghi meno conosciuti

in Italia e in Europa. Il progetto è finalizzato ad ‘informare chi informa’ e prevede

l’intervento di delegazioni di giornalisti e comunicatori nei territori della rete.

Borghi d'Europa promuove un circuito nazionale di borghi e territori

(Aquositas,Le Vie d’Acqua), profondamente segnati nella storia e nell’ambiente

dalla presenza di un elemento comune: l’acqua.

Il circuito organizza e promuove dei percorsi internazionali d’informazione

per mettere a confronto idee, iniziative, progetti,capaci di seguire il filo logico

della valorizzazione rispettosa degli equilibri sociali, culturali ed ambientali dei

territori di riferimento.

I territori scelti : Borghi di lago : Carinzia (Austria) ,Verbano (Piemonte),Canton Ticino ;

i borghi di mare : Riviera Romagnola (Comacchio), Istria slovena (Isola),

Istria croata (Cittanova), Fossacesia (Chieti-Abruzzo), la Laguna di Marano (Friuli

Venezia Giulia) ;

i borghi di fiume : la Piave (Veneto), Il Natisone (Valli del Natisone),

il Canton Ticino e la Valposchiavo, il Fiume Stella (Friuli Venezia Giulia), Sillian

(Ost Tirol, fiume Drava), il Delta del Po (Argenta).


Laura Panizutti,Consulente Finanziaria e Patrimoniale di Conegliano, partecipa alle iniziative quale partner d'informazione fin da primi anni del progetto.

La presentazione del Percorso Aquositas avviene alla Osteria Manareta, a Candelù (Maserada sul Piave).




Guido Facchin, in un bel libro di storia locale, ricorda la figura di Giuseppe Voltarel detto ‘manareta’ (piccola manera,ovvero piccola ascia), nato a Candelù nel 1892. “Dopo la caduta

di Caporetto del 24 ottobre 1917 e la ritirata sulla linea del Piave e del Grappa, l’esercito

resiste e respinge i tentativi di superare il fiume.Voltarel, con l'8° Reggimento Bersaglieri

della XXIII divisione (Gen. Fara) si trova schierato di fronte a Candelù. Lo comanda il

Colonnello Alessandro Pirzio Biroli. Il comando della VI Brigata Bersaglieri viene

alloggiato proprio nella casa di Voltarel. Biroli lo investe di una preziosa e pericolosa

missione: andare oltre le linee nemiche, osservare, ascoltare e riferire. Giuseppe è abile nei movimenti, gli viene richiesto anche di accompagnare plotoni e compagnie negli

spostamenti tattici, guida perfino Emanuele Filiberto, Duca D’Aosta comandante in capo

della III armata; entra nella leggenda dei Caimani del Piave.Nel dopoguerra apre un’osteria

con annessa rivendita alimentari, si fa una famiglia, diventa padre otto volte. “



Così quando quindici anni orsono Roberta e Michele Carisi prendono in mano i destini

della Osteria di Candelù, la chiamano ‘Manareta’, riportandone la storia anche nella

porta a vetri del locale. Osteria informale, fin nell’arredamento, sobrio ma elegante, ma fortemente simbolico. I sassi del Piave, le lampade e gli inserti in metallo che sembra arrugginito, i tavoli semplici e lineari…..

Tutto sembra rinviare ad uno spazio ‘aperto’, che continua nelle golene della Piave….

Il servizio è ispirato all’essenzialità, cortese, mai untuoso."

venerdì 20 ottobre 2023

EUROVINUM: DUE IMPORTANTI EVENTI DELLA SESTA MILANO WINE WEEK

 




Parliamo del Banco d’assaggio della Guida Slow Wine 2024 e di “Armonie Senza Tempo” targato Consorzio di Tutela Lugana Doc

Milano, 19 Ottobre 2023- E’ appena terminata la sesta edizione della Milano Wine Week, collaudata kermesse non fieristica che punta diffondere la cultura del vino in maniera coinvolgente ad appassionati winelovers, buyers internazionali ed operatori stampa e Horeca, attraverso tanti appuntamenti di vari tipi (circa 300 in questa edizione!)

I 2 più grossi eventi in termini di qualità e numero di produttori presenti, secondo Borghi d’Europa sono stati il Banco d’Assaggio della Guida Slow Wine 2024 al Superstudio Maxi e l’evento itinerante “Armonie Senza Tempo” a Palazzo Bovara, tornato a Milano e promosso dal Consorzio di Tutela Lugana Doc.

Parlando di Slow Wine 2024, dopo la presentazione mattutina della Guida con le varie premiazioni, il momento tasting è addirittura migliorato dall’anno precedente: i numeri non tradiscono, 455 cantine presenti e 910 etichette da tutta Italia divise per regioni, che hanno rispecchiato il concetto di vino sano e giusto.

Nel giro degustazione Borghi d’Europa è rimasta colpita dai vini  di Torre Beati in Abruzzo, da Castelfeder e Manincor per l’Alto Adige, da Mustilli del Sannio (Campania), in Friuli Venezia Giulia dai grandi bianchi di Blazic, Colle Duga, Kristian e Edi Keber, Korsic e Muzic e in Lombardia da Calatroni, Conte Vistarino, Scuropasso, Tenuta Mazzolino ed Arpepe in Valtellina.

E ancora, in Trentino da Letrari, in Veneto da Bastia-Michele Rebuli, da Miotto e da Giorgio Cecchetto, ed infine in Piemonte con Elvio Cogno, Conterno Fantino, Giovanni Almondo e poi i Timorasso Derthona dei Vigneti Massa.

Invece l’evento “Armonie senza Tempo”, focalizzato sulle varie espressioni del vitigno Turbiana e la sua grande capacità evolutiva, il Consorzio di Tutela Lugana Doc ha organizzato dapprima un momento talk con Masterclass per gli operatori del settore e successivamente il banco, con 55 produttori di Lugana presenti a Palazzo Bovara.

Qui per Borghi d’Europa ha ritenuto degne di menzione le etichette di Lugana della Tenuta Corbari di Desenzano (Bs), di Pratello di Padenghe Sul Garda (Bs),di Corte Sermana di Peschiera (Vr), de Le Morette sempre da Peschiera Del Garda, dell’Azienda Vtivinicola Fratelli Zenegaglia di Pozzolengo (Bs), di Cantine La Pergola di Moniga Del garda (Bs), di Malavasi di Pozzolengo, di Perla del Garda di Lonato (Bs), di Cobue di Pozzolengo, di Marida Benedetti di Desenzano e di Tenute Roveglia, anch’essi da Pozzolengo.

E’ indubbio che in questi due eventi all’interno della Milano Wine Week l’idea di comunicare il vino in maniera brillante emerge fortemente: proprio per questo motivo Borghi d’Europa continuerà a parlarne nel Percorso d’Informazione Eurovinum, Paesaggi della Vite e del Vino.

In alto i calici!

domenica 23 luglio 2023

Il Buon Paese - FRUTTERA srl OGGI E DOMANI : I VALORI



 

"Il nostro impegno per il futuro è di continuare ogni giorno a valorizzare la nostra terra attraverso i suoi prodotti, guardando sempre avanti con fiducia e ottimismo."


Non è un semplice slogan pubblicitario, ma una autentica 'carta dei valori'.

La carta dei valori è strutturata soprattutto sul principio di equità, ovvero un principio etico generale a cui devono ispirarsi tutti i collaboratori e i dipendenti a qualsiasi livello. Tale principio si specifica nei criteri di: trasparenza, correttezza, efficienza, spirito di servizio, collaborazione, valorizzazione delle risorse umane.


L'azienda nell'orientarsi verso nuovi obiettivi lo fa tenendo conto dell'intero sistema di valori fondamentale per definire la corporate identity. A tal fine diventa fondamentale per l'azienda riconoscere l'importanza nell'adottare indicatori morali e di cittadinanza attiva sempre più legati all'incisività aziendale della gestione delle risorse intangibili.


Una maggiore responsabilizzazione delle persone che lavorano in azienda consiste appunto nell'agire sui comportamenti che devono essere coerenti con il sistema valoriale e la cultura aziendale di riferimento per l'azienda.


Quali sono i fondamenti in Fruttera srl ?


L' ESPERIENZA

"Dal 1987 ad oggi per offrire un servizio di qualità nel territorio, frutto della nostra lunga esperienza nel settore ortofrutticolo. "


LA PROFESSIONALITÀ

"Il nostro personale è qualificato, esperto e preparato per aiutarvi nel migliore dei modi nella selezione dei migliori prodotti del territorio. "


ATTENTI AL CLIENTE

"Non solo frutta e verdura ma anche preparati pronti da servire in tavola e verdure freschissime già tagliate per le tue preparazioni."


La passione per questo lavoro non è mai mancata negli anni, e per Savino e i soci è stata il carburante che ha permesso di raggiungere ottimi risultati.


La ricerca continua dei prodotti locali migliori da offrire al cliente e la realizzazione di un sistema logistico efficiente e capillare in tutta la zona dell’Alta Marca Trevigiana, sono due caratteristiche cardine dell’organizzazione Fruttera.


martedì 20 giugno 2023

IL BUON PAESE – L’incontro a Ca’ Biasi a Breganze : i vini e le gemme del territorio

 


La rete internazionale Borghi d’Europa, nel quadro del progetto L’Europa delle scienze e della cultura (Patrocinio IAI- Iniziativa Adriatico Ionica,Forum intergovernativo per la cooperazione nella regione adriatico ionica), ha realizzato uno stage d’informazione presso l’Azienda Agricola Ca’ Biasi della famiglia Dalla Valle, a Breganze.

Il paese sorge nella pedemontana vicentina, diviso a metà tra collina e pianura, alle falde dell’Altopiano di Asiago. Breganze è terra industriosa e viticola, di produzione di vini DOC e zona a propensione turistica facente parte della ‘Pedemontana Veneta’.

Lo stage multimediale si è aperto con la testimonianza del Sindaco di Breganze, avv.Piera Campana, che ha assicurato la partecipazione del Comune alle iniziative di informazione di Borghi d’Europa, previste fino a dicembre del 2024.

Il vivace intervento di Fabio Dalla Costa, maestro liutaio (Diplomato alla Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona nel 1984, allievo di G.B. Morassi nella bottega-scuola CEE sino al 1988), ha  caratterizzato l’incontro, segnato da una forte consapevolezza culturale .

” E poi – osserva Antonella Pianca, giornalista e degustatrice AIS -, il via alle interviste sulla sostenibilità nella filiera agroalimentare. Una autentica scoperta!”

Nel primo intervento Innocente Dalla Valle ha tratteggiato la storia di Ca’ Biasi e dei vini autoctonidel territorio. Vespaiolo, Groppello e Torcolato hanno accompagnato i formaggi della Cooperativasociale Frantoio Malga Monte Asolone di Pove del Grappa. Il racconto di Michela e Arianna ha completato le storie : Ca’ Biasi (socio della Cooperativa), conferisce le proprie olive a Monte Asolone, che le trasforma in ottimo olio nel proprio Frantoio.

Breganze vanta anche un prodotto/piatto storico De.CO. : el toresan.

Nel racconto della Accademia del Toresan, Libera Associazione per la difesa e promozione dell’arte dello spiedo nella cucina

“Il Comune di Breganze con delibera di Consiglio Comunale di n. 51 del 29/11/2012 si è espresso

a favore dell’adozione della Denominazione Comunale approvando il regolamento De.co. A

seguito di ciò, dopo aver espletato tutto l’iter previsto nel regolamento su menzionato, con

delibera di Giunta n. 44 in data 10/04/2014, esprime voto unanime e favorevole affinché venga

approvato il disciplinare di produzione del piatto storico di Breganze “ I Toresàni allo spiedo

De.co.”.

Il Torresano, o colombo di torre, è inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali veneti e allevato

sin dal Medioevo. A Breganze, nel Vicentino, i torresani sono cotti allo spiedo, su fuoco a legna.

Sono perfetti con la polenta e i vini del territorio, i Doc Breganze, in particolare il Torcolato

Subito dopo, l’intervento di Denis e Michele Novello, della Macelleria Non solo Carni di Breganze,per presentare i propri salumi artigianali. ” Abbiamo un rapporto previlegiato con un’azienda agricola che alleva i maiali in condizioni di assoluto benessere animale”. Da buoni norcini ‘i Noveo’ ci mettono la competenza e il buon gusto !Da non dimenticare l’ampia scelta di carni e la gastronomia, autentico fiore all’occhiello di famiglia.

Maria Vicentini ha presentato la storia di Vicentini1966 : “Abbiamo una missione: creare buon cibo, non fermarci al conosciuto, creare innovazione, bellezza, prodotti sani, continuando a farci delle domande. “

Pane, Pasticceria,Cucina :

FARE IL PANE È MESTIERE, SCIENZA, ARTE E FILOSOFIA.

SCEGLIAMO FARINE A FILIERA CORTA, CON PICCOLE QUANTITÀ RAFFINATE AL MINIMO E PRODUCIAMO LA NOSTRA FARINA A KM 0.

IN CUCINA LA MATERIA PRIMA È LA FORZA TRAINANTE, CERCHIAMO QUINDI DI MANTENERLA INALTERATA CON LA SEMPLICITÀ.

In pasticceria è arrivato un dolce caratteristico della Pedemontana vicentina : La Pèca del Salbaneo . Ne parla Paolo Vicentini : “….nasce da un magico incontro tra la Ciliegia di Marostica I.G.P., il vino Torcolato D.O.C. Breganze e l’Olio extravergine d’oliva della Cooperativa Pedemontana del Grappa. Insieme, questi tre ingredienti preziosi danno vita a un dolce di pasticceria che mescola genuinità e tradizione. Una sinfonia di gusti e aromi che riunisce le eccellenze agricole della Pedemontana Vicentina in un prodotto artigianale unico nel suo genere.

Il progetto nasce dagli enti impegnati nella valorizzazione e nella tutela dei tre prodotti agricoli protagonisti del dolce: il Consorzio di Tutela della Ciliegia di Marostica I.G.P., il Consorzio per la Tutela della D.O.C. dei vini Breganze e la Cooperativa Pedemontana del Grappa.

L’idea di unire ciliegie, vino e olio, per creare un unico prodotto in grado di rappresentare e promuovere al meglio il territorio, è stata poi affidata ad alcuni maestri pasticcieri locali che, insieme, hanno creato la ricetta di questo dolce.

Il dolce prende vita dalle peripezie del Salbaneo, bizzarra creatura dell’immaginario popolare veneto, che ha ispirato i maestri pasticceri nella creazione di questo prodotto caratteristico.

Secondo la fiaba, il Salbaneo creò questo dolce come pegno d’amore per l’amata Feliziana, che si era dimenticata di lui dopo aver calpestato l’impronta (la pèca) del folletto. Da allora, il Salbaneo continua a donare la sua dolce creazione, nella speranza che giunga alla bella Feliziana e che questa, calpestando la sua orma con le scarpe invertite, possa ritrovare la memoria perduta e ricordare il loro magico incontro.

Gli ospiti si sono poi trasferiti a Che Ben, la pizzeria contemporanea di Maragnole, progetto che è l’avventurosa evoluzione di oltre 50 anni di esperienza, di conoscenza del lievito madre e di continui aggiornamenti nel mondo della panificazione di Vicentini 1966.

Mentre si aspetta ecco le chiccherie, sfiziose leccornie per colmare il vuoto.

Poi la degustazione : pizze con Rotonda di grano tenero (FARINA MACINATA A PIETRA DELLA PIANURA PADANA, LIEVITO MADRE, 72 ORE DI FERMENTAZIONE E 70% DI IDRATAZIONE),Teglino di grano duro ( CON FARINA DI GRANO DURO ITALIANO, LIEVITAZIONE DI 48 ORE MISTA CON LIEVITO MADRE E IDRATAZIONE OLTRE 85%),

Panini & panozzi.

I vini di Ca’ Biasi hanno ottimamente accompagnato la degustazione.

” Siamo – commenta Renzo Lupatin, giornalista-, di fronte ad una proposta di alto profilo, che non lesina sulle scelte di qualità e punta decisamente verso l’alto. La chiarezza e l’impegno sono il leit motiv di famiglia. “

A buona conclusione dell’incontro, l’intervento di Silvia Gastaldello della Torrefazione Oselladore

di Rossano Veneto ( regali Natalizi e Pasquali EnoGastronomici per Aziende e Privati, Dolci e Caffè)

“Oselladore, Torreffattori dal 1963. Le migliori qualità di caffè, le migliori miscele, 50 anni di esperienza che vi permetteranno di assaporare straordinari caffè.”

La Bottega di Oselladore è nata nel 1963 in un piccolo paese della provincia di Vicenza: Schiavon. Fondata dalla Famiglia Oselladore. I prodotti sono il frutto del lavoro di due generazioni dedite al gusto e alle tradizioni italiane.

L’azienda è composta da un team per la maggioranza di donne. Il gusto e la scelta del bello è specialmente donna… Ogni anno il team cresce creando nuovi prodotti e nuove combinazioni enogastronomiche dal sapore esclusivo.

E, dulcis in fundo, lo straordinario racconto del ‘Nostrano del Brenta’.

Il gruppo spontaneo “Amici del Nostrano del Brenta” nasce quasi per caso una sera di primavera del 2012, quando ancora la collaborazione con il Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa di Campese a Bassano del Grappa non era ancora iniziata. Nasce e si sviluppa così come nasce e si sviluppa una passione, una curiosità, ovvero una brama di conoscenza verso la storia e lo sviluppo della pianta del tabacco Nostrano del Brenta nella sua leggendaria, ma documentata, storia secolare tra Bassano del Grappa e la Valle del Brenta. Il filo conduttore che caratterizza tutti gli eventi, tutti gli spunti e tutte le riflessioni che gravitano attorno al tabacco ed agli Antichi Sigari Nostrani del Brenta (interamente fatti a mano) è sempre la stessa: storia, cultura, meditazione, eleganza e relax. Il gruppo si occupa e collabora, con chiunque ne faccia richiesta, all’organizzazione di serate di presentazione, degustazione e narrazione sul tema della coltivazione del tabacco nella Valle del Brenta, della riscoperta delle sue tradizioni e dei sapori di un tempo. Si pone da tramite tra il Consorzio di Campese, i titolari dei locali, le tabaccherie, gli enti del territorio o altri gruppi che ritenessero interessante affrontare in modo a volte ludico, a volte enogastronomico, a volte culturale e storico il tema del tabacco Nostrano del Brenta. Durante le serate, normalmente, si affronta il fascino del mondo del sigaro con un percorso di degustazione, abbinamenti, spunti e contributi tecnici, storici e filmati sulla storia e sulla tradizione del tabacco, del suo territorio e del suo contrabbando. Nel corso delle serate si lascia libero spazio al confronto ed al dibattito tra i partecipanti alla serata sul ruolo del tabacco da sigaro ai nostri tempi. Durante la “fumata” normalmente si illustrano la coltivazione, l’essicazione ed il contrabbando del tabacco, la preparazione dei sigari realizzati con il “Nostrano del Brenta” alla presenza delle sigaraie, del blender e di un rappresentante del Consorzio Tabacchicoltori Montegrappa, ci si immerge nella secolare storia del contrabbando di tabacco con i brani del libro “Foglie di Tabacco” di M. Crestani o nella faticosa realtà della sua coltivazione con il film “Fazzoletti di terra” del regista G. Taffarel. Ampio spazio lo si vuole lasciare agli Amici che ogni giorno si aggiungono al gruppo, in modo da avere più input e riflessioni possibili sull’affascinante storia del tabacco Nostrano del Brenta e dei suoi “pifferi”, gli antichi sigari. L’iniziativa nata per la passione verso la propria vallata, Valstagna e tutto il territorio che si relaziona a stretto filo con la famosa Alta Via del Tabacco ci auguriamo possa diventare un’occasione per riscoprire e valorizzare i luoghi dove questa storia e queste tradizioni si sono sviluppate, ovvero il territorio del Canale di Brenta.”